Assolutamente Si !

Il biocomposto è un materiale di grandissima versatilità che risponde perfettamente alle esigenze di una moderna ristrutturazione o recupero edilizio, offrendo le prestazioni necessarie e al contempo integrandosi armoniosamente con i materiali tradizionali. Offre isolamento , miglioramento sia in regime  invernale che estivo grazie ad una elevata inerzia termica. La calce lega con  le strutture murarie preesistenti qualsiasi esse siano (pietre mattoni, misto).

Le problematiche di umidità per risalità capillare  o condensazione  superficiale interna  vengono gestite e risolta dalla grande capacita igroregolattrice del canapulo abbinato alla calce.

La realizzazione è estremamente semplice e rapida e non richiede competenze specialistiche, ma solo un minimo di preparazione e conoscenza preliminare per adottare i giusti dosaggi e tecniche di applicazione, sia che si realizzi un cappotto termico o che si stenda  un riempimento leggero per una copertura.

La leggerezza del materiale non incide negativamente con sovracarichi eccessivi sulle capacità portanti delle strutture preesistenti;  Rispondendo dunque anche a criteri di buona progettazione e verifica sismica.

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Kg di CO2 sequestrati all'ambiente
Gli impianti realizzati a secco vengono annegati nel getto del biocomposto in calce canapa. Laddove fosse necessario fare piccoli interventi e riparazioni è semplice e poco oneroso, non si creano particolari macerie nè scarti inquinanti. Un secchio di calce canapa potrebbe essere tranquillamente smaltito in un campo agricolo essendo inerte e con proprietà migliorative per il terreno stesso.
 
Acusticamente il materiale  ha ottime proprietà, sia per attenuare  le fonti esterne sia per le fonti interne ed impiantistiche.  Offre una traspirabilità unica lavorando come massa igroregolatrice, in grado di stabilizzare e livellare gli sbalzi di umidità relativa che potrebbero venire a crearsi all’interno delle abitazioni (accumuli eccessivi in bagni-cucine) con tutte le problematiche connesse sia di inquinamento indoor che di  non benessere per la persona.
Perchè ?

Niente è paragonabile all’impronta CO2 negativa del composto Canapa- calce e questo potrebbe valere già da solo come ottimo motivo per una casa “moderna”, è stato dimostrato che per ogni mc di  muro realizzato in calce canapa vengono sequestrati all’ambiente 165 Kg di Co2  ! ma approfondiamo anche altri aspetti:

Il biocomposto può praticamente essere usato ovunque sia in climi rigidi che in climi caldi e in entrambe le situazioni offre interessanti performance di isolamento termico sia dal caldo che dal freddo, riducendo drasticamente i fabbisogni energetici in ambo i casi.

La capacità portante non è  caratteristica di  una massa muraria  in calce canapa; Dunque una struttura portante è sempre necessaria e può essere indipendente o annegata , può essere in calcestruzzo con travi e pilastri o in acciaio a telaio, oppure in legno xlam o meglio ancora a telaio  ligneo secondo  schemi tradizionali.

La fase sperimentale è decisamente passata e molti paesi europei stanno procedendo speditamente anche in azioni di  codifica normativa e formulazione di buone prassi costruttive  (Francia – Inghilterra).

Dunque perchè perseverare con soluzioni sorpassate e con LCA  sfavorevole quando esiste una strada “Green” al passo con i tempi ?

Info e Contatti

Architetto Andrea Figiani

info@canapacalce.it

339-5637731